Poesie
Poesie |
Fernando Pessoa
Fernando Pessoa - Lontano da me
Lontano da me in me esisto
fuori da chi io sono,
l’ombra e il movimento in cui consisto.
Fernando Pessoa - E’ l’amore che è
essenziale
E’ l’amore che è
essenziale.
Il sesso è solo un accidente.
Può essere uguale
o differente.
L’uomo non è un animale
è una carne intelligente,
anche se a volte malata.
Fernando Pessoa - Amo tutto
ciò che è stato
Amo
tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l’antica e erronea fede,
l’ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno.
Emily Dickinson - Che sia l'amore
tutto ciò che esiste
Che sia l'amore tutto ciò che esiste
È ciò che noi sappiamo dell'amore;
E può bastare che il suo peso sia
Uguale al solco che lascia nel cuore
Emily Dickinson - Alcuni dicono che
Alcuni dicono che
quando è detta,
la parola muore.
Io dico invece che
proprio quel giorno
comincia a vivere
Juan Ramon Jimenez
Juan Ramon Jimenez -
Lascia colare il tuo bacio
Lascia colare il tuo bacio
come una fonte - Filo fresco nella tazza
del mio cuore!Il mio cuore, poi, sognando,
ti restituirà, doppia, l'acqua del tuo
bacio,
dal canale del sogno, la sotto la vita.
E l'acqua del tuo bacio. O nuova aurora della
fonte!
sarà eterna,perché il mio cuore sarà la sua
sorgente
Juan Ramon Jimenez
Notturno
Ti bacerò nel buio,
senza che il mio corpo tocchi
il tuo corpo.
Abbasserò le tende,
ché neanche la nebbia entri
dal cielo-.
Ché nella morte assoluta
di tutto, esista solo,
nuovo mondo, il mio bacio.
Juan Ramon Jimenez
Amore
Il terreno, grazie a te,
piacevole, diventò
celeste.
Poi il celeste, grazie a me,
piacevole, diventò
umano.
William Blake
William Blake - Non cercare mai di dire al tuo
amore...
Non cercare mai di dire al tuo amore
amore che mai non si può dire;
perché il vento gentile si muove
silenzioso, invisibile.
Ho detto il mio amore, ho detto il mio amore,
le ho detto tutto il mio cuore;
tremante, gelido, in terribili paure-
ah, se ne va via.
Non appena se ne fu andata da me
uno straniero passo' per caso;
William Blake - Il Sorriso
C'è un Sorriso d'Amore,
e c'è un Sorriso d'Inganno,
e c'è un Sorriso dei Sorrisi
in cui questi due Sorrisi si incontrano.
E c'è uno Sguardo d'Odio,
E c'è uno Sguardo di Disprezzo,
e c'è uno Sguardo degli Sguardi,
che tentate di scordare in vano;
perché si pianta nel profondo del Cuore,
e si pianta nel profondo della Schiena,
e nessun Sorriso che mai fu Sorriso,
ma un solo Sorriso soltanto,
che fra la Culla & la Tomba
si può Sorridere soltanto una volta;
ma, quando è Sorriso una volta,
c'è una fine a tutta l'Angoscia.
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Nazim Hikmet
Nazim Hikmet - Amo in
te
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi
scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
Nazim Hikmet - Sei la
mia schiavitù sei la mia libertà
Sei la mia schiavitù sei la mia
libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro
Nazim Hikmet
- I tuoi occhi
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all’ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d’Antalya,
sono cosi, le spighe, di primo mattino;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s’illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
Così sono d’autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.
silenzioso, invisibile-
oh, non ci fu rifiuto.
Nazim Hikmet -
Anima mia
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà
anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia.
Nazim Hikmet - Ti ho sognata
Ti ho sognata
mi sei apparsa sopra i rami
passando vicino alla luna
tra una nuvola e l'altra
andavi, e io ti seguivo
ti fermavi e io mi fermavo,
mi fermavo, e tu ti fermavi,
mi guardavi e io ti guardavo
ti guardavo e tu mi guardavi
poi tutto è finito.
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Elizabeth Barrett Browning
Elizabeth Barrett Browning
Come ti amo?
Come ti amo? - Come ti amo?
Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia
Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità
quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano
per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione delle trascorse
sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede;
Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti, - ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita! - e,
se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la
morte.
Charles
Baudelaire
Charles Baudelaire - Il Vampiro
Tu che t'insinuasti come una lama
Nel mio cuore gemente; tu che forte
Come un branco di demoni venisti
A fare folle e ornata, del mio spirito
Umiliato il tuo letto e il regno-infame
A cui, come il forzato alla catena,
Sono legato: come alla bottiglia
L'ubriacone; come alla carogna
I vermi; come al gioco l'ostinato
Giocatore - che sia maledetta.
Ho chiesto alla fulminea spada, allora,
Di conquistare la mia libertà;
Ed il veleno perfido ho pregato
Di soccorrer me vile. Ahimè, la spada
Ed il veleno, pieni di disprezzo,
M'han detto: " Non sei degno che alla tua
Schiavitù maledetta ti si tolga,
Imbecille! - una volta liberato
Dal suo dominio, per i nostri sforzi,
tu faresti rivivere il cadaver
del tuo vampiro, con i baci tuoi!“
Charles
Baudelaire - Tristezza della Luna
Questa sera la luna sogna più languidamente;
come una bella donna che su tanti cuscini
con mano distratta e leggera prima d'addormirsi
carezza il contorno dei seni, e sul dorso lucido
di molli valanghe morente, si abbandona a lunghi
smarrimenti, girando gli occhi sulle visioni
bianche che salgono nell'azzurro come fiori in
boccio. Quando, nel suo languore ozioso, ella
lascia cadere su questa terra una lagrima
furtiva, un pio poeta, odiatore del sonno,
accoglie nel cavo della mano questa pallida
lagrima dai riflessi iridati come un frammento
d'opale, e la nasconde nel suo cuore agli
sguardi del sole.
Hermann Hesse
Hermann Hesse -
Alla malinconia
Fuggendo da te mi sono
dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi
oscuri avevo paura,
e nelle braccia
dell’amore ed ascoltando
il liuto
ti dimenticai, io tuo
figlio infedele.
Tu però in silenzio mi
seguivi, ed eri nel vino
che disperato bevevo, ed
eri nel calore delle mie
notti d’amore, ed eri
anche nello scherno, che
t’esprimevo. Ora mi
rinfreschi le mie membra
sfinite
ed accolto hai nel tuo
grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi
son tornato: Tutto il
mio vagare dunque era un
cammino verso di te.
William Shakespeare
William Shakespeare - I
miei occhi e il cuore
son venuti a patti
I miei
occhi e il cuore son
venuti a patti
ed or ciascuno all'altro
il suo ben riversa:
se i miei occhi son
desiosi di uno sguardo,
o il cuore innamorato si
distrugge di sospiri,
gli occhi allor
festeggian l'effigie del
mio amore
e al fantastico
banchetto invitano il
mio cuore;
un'altra volta gli occhi
son ospiti del cuore
che a lor partecipa il
suo pensier d'amore.
Così, per la tua
immagine o per il mio
amore,
anche se lontano sei
sempre in me presente;
perchè non puoi andare
oltre i miei pensieri
e sempre io son con loro
ed essi son con te;
o se essi dormono, in me
la tua visione
desta il cuore mio a
delizia sua e degli
occhi.
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Jacques Prévert
Jacques Prévert - Questo amore
Questo amore, Così
violento, Così fragile
Così tenero, Così disperato, Questo
amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo e cattivo
Questo amore così vero, Questo amore
così bello
Così felice, Così gioioso, Così
irrisorio
Tremante di paura come un bambino
quando e buio, Così sicuro dì sé
Come un uomo tranquillo nel cuore
della notte
Questo amore che faceva paura agli
altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d'occhio
Perché noi lo tenevamo d'occhio
Braccato ferito calpestato fatto
fuori negato cancellato
Perché noi l'abbiamo braccato ferito
calpestato fatto fuori negato
cancellato
Questo amore tutt'intero
Così vivo ancora e baciato dal sole
E' il mio amore, E' quel che e stato
Questa cosa sempre nuova che non e
mai cambiata
Vera come una pianta tremante come
un uccello
Calda viva come l'estate Sia tu che
io possiamo
Andare e tornare, possiamo
dimenticare
E poi riaddormentarci, Svegliarci
soffrire invecchiare, Addormentarci
ancora Sognarci della morte,
Ringiovanire e svegli sorridere
ridere Il nostro amore non si muove.
Testardo come un
mulo
Vivo come il desiderio Crudele
come la memoria
Stupido come i rimpianti Tenero
come il ricordo
Freddo come il marmo, Bello come
il giorno
Fragile come un bambino Ci
guarda sorridendo
Ci parla senza dire e io
l'ascolto tremando
E grido, Grido per te Grido per
me. Ti supplico
Per te per me per tutti quelli
che si amano
E che si sono amati. Oh sì gli
grido
Per te per me per tutti gli
altri Che non conosco
Resta dove sei, Non andartene
via resta dov'eri un tempo Resta
dove sei, Non muoverti, Non te
ne andare
Noi che siamo amati noi
t'abbiamo Dimenticato
Tu non dimenticarci, non avevamo
che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi Dacci un segno di
vita Più tardi, più tardi, di
notte
Nella foresta del ricordo, sorgi
improvviso Tendici la mano
Portaci in salvo.
Jacques Prévert - I ragazzi che
si amano
I ragazzi che si
amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li
segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei
passanti
La loro rabbia il loro disprezzo
le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci
sono per nessuno
Essi sono altrove molto più
lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del
loro primo amore.
Jacques Prévert - Il
tempo perso
Sulla
porta dell'officina
d'improvviso si
ferma l'operaio
la bella giornata
l'ha tirato per la
giacca
e non appena volta
lo sguardo
per osservare il
sole
tutto rosso tutto
tondo
sorridente nel suo
cielo di piombo
fa l'occhiolino
familiarmente
Dimmi dunque
compagno Sole
davvero non ti
sembra
che sia un pò da
coglione
regalare una
giornata come questa
ad un padrone?
Jacques Prévert -
Paris at night
Tre
fiammiferi accesi
uno per uno nella
notte
Il primo per vederti
tutto il viso
Il secondo per
vederti gli occhi
L'ultimo per vedere
la tua bocca
E tutto il buio per
ricordarmi queste
cose
Mentre ti stringo
fra le braccia.
Jacques Prévert -
All'angolo di una
strda
È mezzogiorno, tutto
è tutto nero
e all'improvviso
rosso di tanto in
tanto
All'angolo di una
strada che non
esiste più
la morte passeggia
come a casa sua.
Io me ne infischio,
aspetto l'arcobaleno
e l'arcobaleno è il
mio amante
L'amore si nasconde
chi sa dove
l'amore si trova chi
sa quando
l'amore si fa chi lo
sa come
l'amore è più
giovane della morte
anche se sono nati
lo stesso giorno
All'angolo di una
strada che non
esiste più
che è appena andata
via
la morte puttaneggia
adescatrice.
Io me ne infischio,
aspetto il mio
amante
Sono sicura che oggi
per lei
non ci sarà nessun
cliente.
|
Pablo
Neruda
Neruda
-
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo
dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la
marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non
parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi
preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un
insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere
il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per
l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta
nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non
viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se
stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima
di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi
non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando
sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del
semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al
raggiungimento di una splendida
felicità.
(P. Neruda)
Neruda
- La canzone disperata
Il tuo ricordo emerge dalla notte in cui sono.
Il fiume riannoda al mare il suo lamento
ostinato.
Abbandonato come i moli all'alba.
E' l'ora di partire, oh abbandonato!
Sul mio cuore piovono fredde corolle.
Oh sentina di rifiuti, feroce tana di naufraghi!
In te si accumularono le guerre e i voli.
Da te innalzarono le ali gli uccelli del canto.
Tutto hai inghiottito, come la lontananza.
Come il mare, come il tempo. Tutto in te fu
naufragio!
Era l'ora felice dell'assalto e del bacio.
L'ora dello stupore che ardeva come un faro.
Ansietà di nocchiero, furia di palombaro cieco,
torbida ebbrezza d'amore, tutto in te fu
naufragio!
Nell'infanzia di nebbia la mia anima alata e
ferita.
Scopritore perduto, tutto in te fu naufragio!
Ti attaccasti al dolore, ti aggrappasti al
desiderio.
Ti abbatté la tristezza, tutto in te fu
naufragio!
Feci retrocedere la muraglia d'ombra,
andai oltre il desiderio e l'atto.
Oh carne, carne mia, donna che amai e persi,
te, in quest'ora umida, evoco e canto.
Come una coppa albergasti l'infinita tenerezza,
e l'infinito oblio t'infranse come una coppa.
Era la nera, nera solitudine delle isole,
e lì, donna d'amore, mi accolsero le tue
braccia.
Era la sete e la fame, e tu fosti la frutta.
Erano il dolore e le rovine, e tu f osti il
miracolo.
Ah donna, non so come hai potuto contenermi
nella terra della tua anima, nella croce delle
tue braccia!
Il mio desiderio di te fu il più terribile e
corto,
il più sconvolto ed ebbro, il più teso e avido.
Cimitero di baci, c'è ancora fuoco nelle tue
tombe,
ancora ardono i grappoli sbeccuzzati d'uccelli.
Oh la bocca morsa, oh le baciate membra,
oh gli affamati denti, oh i corpi intrecciati.
Oh la copula pazza di speranza e di vigore
in cui ci annodammo e ci disperammo.
E, la tenerezza, lieve come l'acqua e la farina.
E la parola appena incominciata sulle labbra.
Questo fu il mio destino e in esso viaggiò il
mio anelito,
e i n esso cadde il mio anelito, tutto in te fu
naufragio!
Oh sentina di rifiuti, in te tutto cadeva,
che dolore non spremesti, che dolore non ti
soffoca.
Di caduta in caduta ancora fiammeggiasti e
cantasti.
In piedi come un marinaio sulla prua di una
nave.
Ancora fioristi in canti, ancora prorompesti in
correnti.
Oh sentina di rifiuti, pozzo aperto e amaro.
Pallido palombaro cieco, sventurato fromboliere,
scopritore perduto, tutto in te fu naufragio!
E' l'ora di partire, la dura e fredda ora
che la notte lega ad ogni orario.
Il cinturone rumoroso dei mare cinge la costa.
Sorgono stelle fredde, emigrano neri uccelli.
Abbandonato come i moli nell'alba.
Solo l'ombra tremula si contorce nelle mie mani.
Ah più in là di ogni cosa. Ah più in là di ogni
cosa.
E' l'ora di partire. Oh abbandonato!
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